Ecco il comunicato stampa:
L’Adiconsum in rappresentanza del CNCU ed il Comitato Radio TV Locali (CRTL), hanno presentato oggi all’AGCOM una proposta congiunta in merito alla questione dell’ordinamento automatico dei programmi (Logical Channel Number – LCN) nella piattaforma televisiva digitale-terrestre, attualmente in discussione presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che ha aperto un’apposita istruttoria.
Il documento suggerisce al Garante una proposta di ordinamento che salvaguarda l’utenza che attualmente non è in grado di ricercare – o, quanto meno, di ritrovare facilmente – i programmi e le emittenti locali da un ingiusto confinamento a posizioni remote sul telecomando rispetto ai nuovi canali nazionali.
Adiconsum:
“L’ordinamento automatico dei canali deve essere al servizio del consumatore e deve facilitare l’accesso alla tv digitale. Attualmente, a causa dei numerosi conflitti che vedono più canali sulla stessa numerazione e dall’assenza di controlli, LCN provoca un’ulteriore costo per l’intervento di un’ antennista. Nelle aree già passate al digitale, non si trovano più i canali che si era abituati La proposta avanzara all’agcom si basa su due fondamentali principi: eliminazione dei conflitti e rispetto delle abitudini dei consumatori.
CRTL:
“Vogliamo salvaguardare oltre vent’anni di avviamento delle TV Locali. La proposta di DGTVi sull’LCN crea un ingiusto vantaggio per le vecchie e nuove tv nazionali e per qualche tv locale” .
Il documento inviato all’Agcom prevede:
1. di riprodurre nel primo blocco di numeri (1-99) della piattaforma digitale l’ordinamento già presente nell’ambiente analogico, riproducendo, il più fedelmente possibile, la posizione sul telecomando dei vari canali ricevuti in tecnica analogica, ponendo quindi nei primi numeri i canali nazionali e nei successivi i canali delle tv locali nell’ordine della popolazione servita con le frequenze analogiche utilizzate. L’ordinamento deve comunque, rispettare criteri equi, trasparenti e non discriminatori (tale non è certamente il criterio di cui si discute e che fa riferimento alle graduatorie CORECOM per l’erogazione di contributi pubblici alle emittenti, graduatorie formate secondo criteri che non hanno alcun nesso con il grado di affezione dell’utenza all’emittente);
2. di introdurre la numerazione a 3 cifre (dalla posizione 100 in poi) per tutti i rimanenti canali, introducendo la tematicità e valorizzando i nuovi canali eserciti solo in tecnica digitale (vedi allegato);
3. di eliminare qualsiasi conflitto, tranne per medesimi canali trasmessi in alta definizione;
4. di garantire l’uniformità dei criteri di ordinamento, compatibilmente alle singole caratteristiche tecniche, a tutte le piattaforme trasmissive in considerazione del livello di diffusione di dette piattaforme verso l’utenza; con tale accorgimento i canali trasmessi su più piattaforme possono essere facilmente trovati dall’utente, perché ordinati con il medesimo numero, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata, nel rispetto della neutralità tecnologica.